Hai sempre immaginato di avere una tua azienda e nonostante la paura e tutti i limiti della burocrazia in Italia, dalla tassazione ai controlli stile regime, stai comunque pensando di buttarti.
Il problema però non è aprire, ma renderla sostenibile nel tempo.
Secondo uno studio della CGIA, il 55,2% delle NEWECO chiudo entro i primi 5 anni di vita.
Inoltre, giusto per motivarti, il 95% delle “imprese” hanno queste caratteristiche:
- sotto i 10 dipendenti;
- entro i 2 milioni di euro di fatturato;
- con profitti zero o quasi.
Sei ancora sicuro di sapere quello che dovrai fare?
APRIRE UN’AZIENDA DA ZERO: COME FARE
Il problema, come molti neoimprenditori è che sarai un tecnico o un operaio specializzato senza competenze imprenditoriali. Non cambia se sei un avvocato, medico, architetto; non basta la laurea per far arrivare i clienti. Ovviamente il discorso si propaga anche ai non “ laureati”.
Un meccanico, un elettrica etc pensano che avere le competenze sia abbastanza, poi tramite il passaparola si sistemeranno.
Magari perché in famiglia hanno un esempio a cui è andata esattamente così, anni e anni fa.
Stessa cosa per qualsiasi esercente. Si apre il negozio, sapendo di essere bravi a saper tagliare i capelli ad esempio, ma poi si fatica a ingranare.
Di questi esempi, come avrai capito, ne esistono a migliaia.
I neo imprenditori sopravvalutano l’importanza della loro capacità tecnica e cosa più importante, sottovalutano per la riuscita dell’impresa la loro completa impreparazione in campo imprenditoriale, cioè nel saper attrarre nuovi clienti.
Questo perché per prendere una qualsiasi licenza in Italia è previsto il superamento di un esame che comprovi che realmente hai capito, per aprire un’azienda invece non esiste nessuna “patente”.
Starai pensando che la tua attività ha bisogno della licenza, che comunque è un obbligo burocratico non una certificazione di competenze.
In pratica aprire un’azienda non ha soglia di accesso o quasi.
Con l’introduzione di alcune forme giuridiche, è stato eliminato anche lo scoglio di possedere un capitale.
APRIRE UN’ATTIVITÀ DA ZERO DOPO L’UNIVERSITÀ
Se non so qualcosa, vado a scuola a impararlo, giusto? Questo è il ragionamento base di chiunque, la domanda da porsi quindi in questo caso diventa: “È possibile “studiare” a scuola il modo corretto di aprire un’attività?”
Starai pensando ad economia e poi i vari MBA sucessivi, che male non fanno. Ma sappi che il percorso è lungo, un piano di studi che non getta le basi per competere nel mercato perché obsoleti e scarsi.
Insomma si esce più da manager, quindi grandi società e dipendenti piuttosto che imprenditori di rango.
Se poi decidi di aprire per fare qualcosa “ di tuo “, di sicuro non hai tempo e risorse economiche per stare anni in università ed attendere il tuo momento.
Economia e i vari MBA non fanno per imprenditori, ma per ragazzi spinti da genitori a proseguire il futuro ingresso in azienda o manager dipendente da qualche altra parte.
“Figlio mio mi raccomando studia tanto e laureati a pieni voti così domani il direttore di banca ti finanzierà più volentieri la tua azienda!”
Hai mai sentito un genitore dire una cosa del genere ai suoi figli? Io no.
Resta una stupidata, perché la banca non sarà affatto interessato che tu abbia una laurea o meno, quali voti avevi ma semplicemente sono quanti clienti arrivano nella tua attività tutti i giorni, transazione media, il margine, come lo investi e cosi via.
APRIRE UN’ATTIVITÀ DA ZERO CON I CONSIGLI DEI “GURU”
Esistono poi libri dal taglio ancora più terra terra e divulgativi, scritti da giornalisti o ricercatori che “studiano” o intervistano gli imprenditori.
Seth Godin autore de “La Mucca Viola” e altri numerosi bestseller è il classico esempio. Robert Kiyosaki autore del celebre “Padre Ricco Padre Povero” è un altro esempio e Tim Ferriss, l’autore di “Quattro ore alla settimana” è un altro autore di successo che mi viene in mente ora.
La realtà è che al di là del loro business come autori di bestseller, non sono mai stati realmente imprenditori di grande successo, ma non questo il problema.
Come lettore di uno dei libri di questi autori, sono costretto a chiedermi se ciò che raccomandano abbia un senso per il neo imprenditore italiano che stia per aprire un’attività da zero.
Quanta fiducia sono disposto ad affidare a questi autori, per l’apertura della mia attività?
Se devo essere sincero io molto poca. Ho sempre tratto spunti da ogni libro che ho letto, ma partendo da conoscenze di business solide che mi permettessero di discernere il grano dalla paglia.
Ognuno in generale sembra avere la sua formula per il successo che comprende praticamente sempre una tecnica segreta, un singolo elemento o altre diavolerie del genere, ma praticamente a tutti mancano (o magari semplicemente omettono di sottolineare per altri motivi) i veri fondamentali sui quali basare sul serio l’apertura di un’attività partendo da zero.
I QUATTRO INGREDIENTI IMPRESCINDIBILI PER IL SUCCESSO IMPRENDITORIALE DELLA TUE AZIENDA
Qualunque attività, impresa, azienda per quanto piccola o grande sia ha bisogno di quattro “personalità” per funzionare al meglio.
- Il marketer:l’esperto aziendale che ti porta nuovi clienti.
- Il venditore:qualcuno che vada fuori o alzi il telefono per chiudere i contratti.
- Il tecnico:colui che migliora costantemente prodotto e servizio.
- Il mago dei numeri:colui che ha in mano il controllo dei numeri dell’azienda e che sa dire con certezza quale direzione l’azienda sta prendendo.
Ovviamente sopra ogni figura deve trovarsi qualcuno che si occupi dell’organizzazione di tutta la baracca.